Nonostante i cambiamenti socioculturali abbiano permesso di superare in parte i tabù legati alla sessualità, questa rimane una tematica molto complessa ed articolata. Basti pensare alla difficoltà nel rintracciarne una definizione univoca, in quanto il concetto non si limita ad aspetti fisici e fisiologici dell’atto sessuale, ma si nutre e comprende importanti elementi affettivi, emotivi, relazionali, psicologici e culturali.
Le dimensioni della sessualità
Un primo utile passaggio per accostarci alla tematica della sessualità è quello di comprenderne le diverse sfaccettature, che corrispondono a diversi bisogni dell’uomo, partendo da quelli più primitivi e istintivi per arrivare a quelli più evoluti. Possiamo rintracciare 6 dimensioni della sessualità:
Le fasi del ciclo di vita della coppia e la sessualità
Un altro aspetto da tenere in considerazione quando si parla di sessualità è la sua dinamicità. La sessualità individuale infatti cambia in base alle esperienze personali, alla fase di vita, a fattori emotivi ed eventi esterni. All’interno di una relazione, inoltre, i cambiamenti connessi al ciclo di vita della coppia sottopongono la sessualità alla continua necessità di ridefinizione. Ogni fase richiede una negoziazione del significato attribuito alla sessualità e l’intimità deve trovare nuovi modi per esprimersi ed essere vissuta.
Vediamo nello specifico le varie fasi del ciclo di vita della coppia e le sfide che queste propongono alla sessualità.
L’innamoramento
All’inizio di una relazione la sessualità è spesso caratterizzata da forte passione, desiderio spontaneo e intensa esplorazione reciproca. L’attivazione fisiologica favorisce il coinvolgimento emotivo e una connessione erotica percepita come naturale. Un possibile rischio in questa fase è connesso all’idealizzazione del partner che alimenta aspettative irrealistiche sia sul piano relazionale che sessuale. Inoltre, la sessualità può essere vissuta in modo performativo e innescare ansia da prestazione o il bisogno di nascondere le proprie vulnerabilità per rispondere anche qui ad aspettative ideali.
Convivenza e consolidamento della relazione
La sessualità entra in una fase più stabile. Emergono nuove forme di intimità basate sulla fiducia e sulla sicurezza emotiva. In questa fase il desiderio può diminuire a causa della routine. Il calo della passionalità iniziale può essere percepito come un problema, generando sentimenti di frustrazione o insoddisfazione. La vicinanza emotiva e la condivisione di spazi, interessi e tempo può diventare eccessiva e portare alla modificazione del rapporto in una direzione più “fraterna” che riduce la tensione erotica. In questa fase inizia a delinearsi quella che è l’ambivalenza tipica tra il bisogno di sicurezza, a cui una relazione stabile risponde, e quello di passionalità che invece si nutre di mistero, distanza, tensione e quindi instabilità.
Arrivo dei figli
La nascita di un figlio comporta profondi cambiamenti nella coppia. La sessualità può passare in secondo piano a causa delle esigenze pratiche: la gestione del nuovo arrivato, la stanchezza fisica ed emotiva, la riduzione del tempo da poter dedicare alla coppia sono tutti aspetti con i quali l’intimità deve fare i conti. Avere un figlio porta con sé la necessità di una ridefinizione identitaria individuale che integri il nuovo ruolo genitoriale. Allo stesso modo la coppia affronta la sfida di passare dall’essere solo partner ad essere anche genitori, determinando la necessità di trovare nuovi equilibri tra questi diversi aspetti, mantenendoli distinti ed entrambi vivi. In questa ridefinizione possono spesso nascere tensioni e conflitti. Infine, cambiamenti fisici e psicologici, soprattutto nella donna, possono influire sull’autostima, sulla sicurezza e sul desiderio sessuale.
Maturità della coppia
In questa fase la sessualità diventa meno focalizzata sulla performance e più orientata al piacere condiviso e all’intimità. La coppia può sperimentare una maggiore stabilità e complicità, ma anche una possibile stagnazione o monotonia sessuale che può generare un calo del desiderio. Un’altra sfida caratteristica di questa fase è connessa ai cambiamenti fisici legati all’età che, ancora una volta, possono influire sulla sicurezza, sull’autostima, sul desiderio, sull’attrazione.
Età avanzata: il "nido vuoto" e l’invecchiamento
Il calo delle responsabilità genitoriali può offrire nuove opportunità per riscoprire la sessualità e il piacere. Tuttavia, i cambiamenti biologici, come menopausa e possibili problematiche legate alla funzione erettile, richiedono un adattamento delle modalità di vivere l’intimità e la sessualità. Si apre la necessità di affrontare eventuali paure connesse all’invecchiamento e al suo legame con l’attrattività. L’obiettivo è la costruzione di una intimità matura che superi i tabù culturali che associano la sessualità all’età giovanile.
Un elemento trasversale che favorisce l’adattamento nelle varie fasi di passaggio è la presenza di una buona capacità comunicativa che permette ai partner di dialogare apertamente su desideri, difficoltà, aspettative e paure. Anche la qualità della relazione affettiva ha un ruolo fondamentale, in quanto strettamente connessa al livello di soddisfazione sessuale. Infine, la creatività e un atteggiamento aperto a nuove esperienze mantengono vivo l’interesse e alimentano la ricerca e la scoperta di nuove modalità di vivere la sessualità favorendo una maggiore probabilità di un buon adattamento ai cambiamenti imposti dal ciclo di vita.
La sessualità e il desiderio
Parlare di sessualità significa parlare di desiderio. Esso non riguarda solo l’attrazione fisica, ma anche il bisogno di essere visti e desiderati dall’altro. Il desiderio, così come tutti i bisogni, dai più semplici ai più complessi, è intrinsecamente dinamico, in quanto segue un ciclo che parte dalla sua nascita e culmina nella sua soddisfazione, passando attraverso diverse fasi.
Un bisogno nasce spontaneamente a livello inizialmente inconsapevole, determinato da una carenza interna (fisiologica, emotiva o psicologica) o da stimoli esterni. Questo crea uno stato di tensione associato a sensazioni corporee (ad esempio la fame) o stati emotivi (ad esempio il desiderio di vicinanza).
In un secondo momento il bisogno deve essere reso consapevole, deve cioè essere ascoltato, riconosciuto e acquisire significato per la persona. Solo questo passaggio rende possibile l’inizio del percorso che porterà alla soddisfazione del bisogno stesso, attraverso la mobilitazione delle risorse.
La persona cerca strategie per soddisfare il bisogno, attivando risorse interne (capacità personali, resilienza) ed esterne (relazioni, strumenti pratici). Questa fase implica pianificazione, decisioni e azioni concrete per l’identificazione e la ricerca di ciò che può rispondere al bisogno.
La soddisfazione di quest’ultimo, attraverso azioni concrete, è associata a un senso di appagamento, sollievo e piacere.
L’esperienza di soddisfazione del bisogno viene integrata infine nella memoria e nella coscienza della persona. Questa fase permette di apprendere dall’esperienza e di sviluppare un maggiore senso di autoregolazione e sicurezza interna rispetto alla propria possibilità di gestire le tensioni (tipiche della fase di mancanza iniziale), le fatiche (collegate alla mobilitazione delle risorse) e i possibili rischi (ad esempio la frustrazione) connessi ad ogni fase del ciclo del bisogno.
Il desiderio sessuale segue esattamente il ciclo appena descritto e ogni fase può essere soggetta a blocchi o fatiche che impediscono una piena realizzazione della sessualità.
Interventi terapeutici
Abbiamo visto come la sessualità sia una dimensione complessa e fondamentale della vita di coppia: non è soltanto una componente biologica o un'esperienza individuale, ma un vero e proprio linguaggio della relazione. Essa rappresenta un modo in cui i partner comunicano, costruiscono intimità, manifestano il loro legame, la fiducia e la connessione emotiva. La sessualità non può essere considerata un elemento isolato nella vita di coppia, ma un aspetto profondamente intrecciato con le dinamiche relazionali ed emotive. Quando emergono difficoltà nella coppia, è importante tenere a mente che le problematiche relazionali e quelle sessuali si intrecciano in una dinamica circolare. In questa interconnessione e influenza reciproca, a livello terapeutico si possono creare differenti scenari. Proviamo e vederne alcuni.
La coppia si presenta per una problematica collegata alla distanza e all’assenza di intimità, spesso dettate dalla fatica all’adattarsi ai cambiamenti imposti dal ciclo di vita. La terapia di coppia può aiutare i partner a ripensare e ridefinire la propria intimità per far fronte alle nuove richieste. Gli interventi per rafforzare l’intimità si focalizzano su diversi aspetti:
La sessualità, in quanto linguaggio relazionale, può essere canale di espressione sia di vicinanza e affetto che di conflitti e ambivalenze presenti all’interno della coppia. In questi casi, l’obiettivo della terapia di coppia diventa l’esplorazione e la comprensione delle dinamiche conflittuali sottostanti alle fatiche o ai blocchi sessuali. La possibilità di risoluzione del conflitto di coppia contribuirà al superamento delle problematiche sessuali. Proviamo a fare alcuni esempi.
In altre situazioni le problematiche sessuali sono connesse a fatiche nel maneggiare il desiderio e il complesso ciclo che porta alla sua soddisfazione. Queste tematiche possono trovare spazio per essere affrontate sia in una terapia di coppia che in una terapia individuale, focalizzata sul rapporto che il singolo ha con i propri bisogni, che vada ad individuarne le criticità (difficoltà connesse ad ogni fase del ciclo del desiderio) e a lavorare su di esse.
Infine, esistono coppie per le quali i disturbi della sfera sessuale risultano centrali. In questi casi è indicata una terapia sessuale (che può essere sia individuale che in coppia) che si concentra sui problemi specifici della vita sessuale (ad esempio disfunzione erettile, calo del desiderio, eiaculazione precoce, vaginismo, mancanza di piacere sessuale). La terapia sessuale integra aspetti medici, psicologici e psicoeducativi (educazione sessuale), lavora spesso sulla dimensione corporea (ad esempio tecniche di rilassamento e consapevolezza corporea), può includere prescrizioni terapeutiche, basate su esercizi comportamentali, mira alla ristrutturazione cognitiva in caso di miti o credenze disfunzionali.
In conclusione, in caso di problematiche connesse alla sfera sessuale, esistono diversi approcci terapeutici. La psicoterapia di coppia, la terapia sessuale e la psicoterapia individuale sono percorsi distinti, con tecniche e modalità di approccio differenti, ma spesso interconnessi, che mirano a migliorare il benessere relazionale e intimo delle persone. Tutti si concentrano su dinamiche di relazione, ma con punti di accesso e focalizzazioni differenti, e possono essere utilizzati separatamente o in modo integrato.